Glossario perle

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A
Abalone (perle) Perle naturali prodotte occasionalmente dal mollusco d’acqua di mare Haliotis Gigantea. Sono perle a forma di corno, con riflessi multicolore e una lucentezza splendente.
Acefalo Vedi bivalve.
Acqua Effetto ottico che rende semitrasparente e luminosa la superficie delle perle. Deriva dalla compresenza di altri due effetti ottici: splendore e oriente.
Adduttore Muscolo del mollusco bivalve che unisce la parte interna di ciascuna valva. Permette all’ostrica di aprirsi e di chiudersi consentendo il movimento di adduzione.
Akoya (perle) Perle coltivate d’acqua di mare prodotte prevalentemente in Giappone. Le dimensioni discrete, i colori tenui e il lustro eccezionale hanno reso le perle Akoya le perle di coltura per eccellenza, in assoluto le più eleganti e versatili del mercato.
Akoya-Gai Vedi Pinctada martensii fucata.
Alasmodon Margaritifera Mollusco perlifero bivalve d’acqua dolce. Vive nei fiumi del Canada e produce occasionalmente perle naturali calcitiche con struttura raggiata.
Aloha (perle) Vedi Vasca (perle).
Ama Sommozzatrici addestrate a praticare la pericolosissima pesca delle ostriche Akoya-Gai, attive in Giappone fino alla metà degli anni ’60. Le giovani pescatrici Ama (in giapponese “figlie-del-mare”) si immergevano in apnea a notevoli profondità e per lunghi periodi, per conto delle aziende perlifere.
Angelo (perle) Vedi Vasca (perle).
Anodonta Cygnea Mollusco perlifero bivalve d’acqua dolce, della famiglia Unionidae. Raggiunge anche 20 cm di lunghezza e possiede una conchiglia particolarmente sottile. Produce occasionalmente perle naturali, descritte già nel 1852 dal naturalista italiano Filippo De Filippi, che vi distinse un nucleo organico prodotto da un Trematode (verme parassita).
Anucleate (perle) Perle coltivate d’acqua dolce della varietà Freshwater prive di nucleo e costituite interamente da strati di madreperla. Sono coltivate prevalentemente in Cina tramite l’innesto di un nucleo organico in molluschi perliferi d’acqua dolce.
Apice Vedi Umbone.
Aragonite Modificazione cristallina del carbonato di calcio (CaCO3) caratterizzato da una struttura a cristalli microscopici pseudoesagonali. E’ un polimorfo di alta pressione della calcite e cristallizza nel gruppo trimetrico, sistema rombico, con abito prismatico allungato oppure in trigeminati tali da simulare prismi esagonali. Nelle perle l’aragonite non può formarsi dall’azione di alte pressioni, si ipotizza quindi che l’ambiente chimico favorisca la precipitazione di una variante del calcio a diversa coordinazione. Infatti, nell’ambiente sedimentario l’aragonite si forma con facilità in condizioni metastabili, favorita da attività biologica oppure da precipitazione chimica da soluzioni cariche di ioni quali stronzio, piombo, zinco.
Australiane (perle) Termine utilizzato per indicare le perle South Sea, perle coltivate principalmente in Australia.
Awabi Vedi Haliotis gigantea.
Azra La più famosa perla naturale della varietà Tahiti, pendente centrale di una collana appartenente alla corona russa.
B
Barocche (perle) Perle coltivate o perle naturali dalla forma indefinita, irregolare, dette anche perle scaramazze. Molto utilizzate nei gioielli figurati del Rinascimento, le perle barocche sono tutt’oggi molto apprezzate nelle modellazioni di gioielli artistici, caratterizzati da un design fantasioso e creativo.
Binario Detto di diagramma di diffrazione o diffrattogramma o lauegramma, nel quale compaiono quattro macchie scure centrali, contornate da sei o più macchie esterne più lievi. Si ottiene esponendo all’azione dei raggi X un geminato di aragonite perpendicolarmente all’asse c di allungamento. I diffrattogrammi binari sono tipici delle perle coltivate.
Biologico Elemento con origine organica, ovvero derivante da organismi viventi, sia animali sia vegetali.
Bisso Cordone utilizzato da alcuni molluschi d’acqua di mare per ancorarsi al fondo marino. In passato veniva lavorato fino a diventare dorato e setoso. Veniva impiegato negli accessori di lusso con la denominazione di “seta-marina”.
Bivalve Mollusco con conchiglia composta da due valve incernierate.
Biwa (perle) Definizione attribuita alle prime perle di coltura senza nucleo (più precisamente a nucleo organico) ottenute sul lago Biwa (Giappone) nel 1924, dal mollusco perlifero d’acqua dolce, Hyriopsis schlegeli. Le gemme hanno una caratteristica forma piatta e allungata (a bastoncino), a causa della coltivazione effettuata tramite l’innesto di un lungo frammento di madreperla. La produzione si ampliò su larga scala dal 1970 al 1980, tanto che il nome perle Biwa venne inizialmente attribuito a tutte le perle coltivate d’acqua dolce.
Bottone (perle a) Perle coltivate o perle naturali dalla forma piatta, abbottonata. Sono particolarmente apprezzate per orecchini e anelli in quanto risultano poco sporgenti e quindi più discrete.
Blister (perle) Bolle madreperlacee, semisferiche e cave perchè cresciute contro la parete della conchiglia invece che sui tessuti del mollusco. Una volta estratte e lavorate saranno definite perle Mabe.
Boemia (perle di) Perle d’imitazione , sferette irregolari ricavate modellando delle protuberanze di madreperla. Sono commercializzate prevalentemente nell’est europeo.
Bu Antica unità di misura giapponese utilizzata tuttora per misurare il diametro dei nuclei rigidi in madreperla: 1 bu = 3,03 mm.
C
Calcite Carbonato di calcio cristallizato stabile (CaCO3). Assieme all’aragonite costituisce la madreperla e le perle.
Carato Unità di misura della massa molto utilizzata per tutte le gemme. 1 carato (simbolo ct) corrisponde a 0,20 grammi. 1 grammo = 5 carati.
Carbonato di calcio Sostanza organica (CaCO3) molto diffusa in natura, nelle perle cristallizza come aragonite e calcite.
Carotenoidi Pigmenti organici di origine animale e vegetale. Sono di colore giallo, arancio, rosso e sono responsabili della colorazione rosata delle perle naturali e delle perle coltivate. I pigmenti carotenoidi si decompongono se vengono esposti ai raggi ultravioletti della luce solare; così anche le perle rosa tendono a sbiadire se esposte a lungo alla luce del sole.
Cefalopode Mollusco perlifero univalve il cui nome deriva da kephalE’=testa e podòs=piede, ossia molluschi i cui piedi partono dalla testa. Tra i molluschi sono la specie più evoluta. Il genere Nautilus (famiglia Nautilidae), di ambiente marino, è l’unico genere con conchiglia esterna e produce occasionalmente perle.
Cinesi (perle) Perle di coltura prodotte in Cina, con o senza nucleo, ottenuta dai molluschi perliferi d’acqua dolce Hyriopsis Cumingii e Cristaria Plicata. Commercialmente vengono definite perle Freshwater. Di recente in Cina sono state prodotte perle di coltura con nucleo rigido utilizzando lo stesso mollusco impiegato nella coltivazione di perle senza nucleo: l’Hyriopsis Cumingii. Tale tecnica presenta però notevoli difficoltà e costi superiori: le perle cinesi con nucleo rappresentano quindi solo una piccola parte della notevole produzione cinese (1.000 tonnellate all’anno).
Chicco di riso (perle) Perle coltivate o perle naturali d’acqua dolce aventi forma ovale schiacciata e di piccole dimensioni. Sono coltivate in Cina tramite il mollusco perlifero Cristaria Plicata.
Choker Filo di perle provvisorio, senza fermaglio e nodi tra le perle.
Clam (perle) Perle naturali biancastre o giallognole, prodotte da molluschi perliferi della famiglia Pinctada o Unionidae.
Collana graduata Collana di perle con lunghezza di 43 cm, avente una perla centrale seguita da perle di grandezza decrescente verso le estremità.
Collare Collana di perle uniformi con lunghezza dai 30,5 ai 33 cm composta da tre o più fili.
Colore (delle perle) Tinta di una perla. E’ composto dal colore di fondo, detto base, e dal colore addizionale, costituito dall’insieme delle sfumature prodotte dalla diffrazione della luce sul nacre.
Coltivazione Tecnica artificiale utilizzata dall’uomo per indurre la produzione delle perle da parte dei molluschi perliferi. Viene applicata da tecnici specializzati, addestrati all’innesto nelle ostriche di agenti irritanti (sferette di madreperla nei molluschi d’acqua salata e frammenti di epitelio nei molluschi d’acqua dolce), fondamentali per stimolare la deposizione del nacre. Il termine viene spesso utilizzato anche per indicare anche impianto di produzione in cui si effettua la coltivazione.
Composite (perle) Termine più corretto per indicare le perle Mabe.
Composizione chimica (delle perle) Le perle naturali risultano composte per l’82-92% da carbonato di calcio (principalmente aragonite), per il 4-14% da conchiolina (sostanza organica), per il 2-4% da acqua, più piccole percentuali (meno dell’1%) di elementi chimici diversi (Mn, Mg, Sr, K, Li, Cu, Zn, Cl, P).
Conch (perle) Perle naturali prodotte occasionalmente dal mollusco marino gasteropode Strombus Gigas. Sono perle rosate, di piccole dimensioni; hanno un aspetto “porcellanoso” caratterizzato da una struttura a fiamme iridescenti, a bande, raggiata. Sono prodotte anche da alcuni Lamellibranchi (Pinna, Tridacna). Quelle di Tridacna sono bianche.
Conchiglia Guscio rigido (composto principalmente da carbonato di calcio) di molti molluschi bivalvi e univalvi.
Conchiglia a labbra d’argento Vedi Pinctada Maxima.
Conchiglia a labbra dorate Vedi Pinctada Maxima.
Conchiglia a labbra nere Vedi Pinctada Margaritifera.
Conchiglia finestra Vedi Placuna Placenta.
Conchiglia ala Vedi Pinna Nobilis.
Conchiolina Scleroproteina che insieme al carbonato di calcio cristallizzato (in aragonite e calcite) costituisce le conchiglia dei molluschi e la perlagione delle perle.
Concrezionare Di concrezione.
Concrezione (biologica) Aggregato inorganico o organico oppure misto; corpo estraneo che si forma in un organismo per precipitazione di sali o per apporto progressivo di materiali. Le perle coltivate o naturali sono concrezione biologiche.
Connettivo (tessuto) Tessuto con la funzione di connettere altri tessuti fra loro, favorendone la nutrizione e proteggendo gli organi. Nel mollusco il tessuto connettivo è una parte muscolare intermedia del mantello, costituita da fibre lisce unicellulari.
Consistenza Nelle perle di coltura con nucleo, spessore dello strato di perlagione effettiva prodotto dall’ostrica attorno al nucleo rigido in madreperla innestato dall’uomo. Più è consistente, maggiore è il valore della perla coltivata.
Cortez (perle) Perle naturali prodotte occasionalmente dai molluschi d’acqua di mare Pinctada Mazatlanica e Pteria Sterna. Sono opalescenti, di dimensioni medio-grandi e di forma irregolare.
Cristaria Plicata Mollusco perlifero d’acqua dolce, della famiglia Unionidae, utilizzata nei canali e nei fiumi della Cina per la produzione di perle di coltura Freshwater. Rispetto alla Hyriopsis Cumingii possiede una conchiglia più sottile e minuta; produce perle coltivate più piccole e di qualità inferiore. Può raggiungere i 15-20 cm di lunghezza; quando raggiunge 8 cm di lunghezza è utilizzata per produrre perle di coltura senza nucleo.
D
Dar Termine arabo antico usato per indicare la perla.
Decolorazione Trattamento chimico finalizzato a schiarire artificialmente la colorazione delle perle.
Diffrazione Effetto ottico in cui la radiazioni luminose, al contatto con piccoli oggetti o fessure, proseguono al di là degli stessi in direzioni diverse da quelle originarie. Il lustro delle perle (e della madreperla) è causato proprio dalla diffrazione.
Diffrattogramma Pellicola radiografica piana che viene impressionata in più punti da un fascio di raggi X diffratto dalla sostanza attraversata. E’ detto anche lauegramma.
Diffrattometria X Tecnica di analisi che utilizza la diffrazione dei raggi X da parte delle sostanze. I metodi utilizzati sono due – di Laue, o del cristallo singolo, e di Debye, Scherrer e Hull o delle polveri.
E
Ectoderma Vedi epitelio esterno.
Endostraco (o strato madreperlaceo) Vedi madreperla.
Epitelio Tessuto del mollusco privo di vasi sanguigni, avente la funzione di rivestimento del mantello. E’ costituito da strato interno (epitelio interno) e lo strato esterno (epitelio esterno).
Epitelio esterno Tessuto di rivestimento del mantello nei molluschi. E’ costituito da uno strato di cellule epiteliali (ectoderma) situate direttamente a contatto con il guscio. L’ectoderma secerne conchiolina e carbonato di calcio ed è responsabile della formazione del guscio del mollusco.
Epitelio interno Tessuto di rivestimento del mantello nei molluschi. E’ formato da cellule epiteliali che costituiscono l’apparato respiratorio dell’organismo.
Esfoliazione Trattamento eseguito sulle perle disidratate finalizzato ad asportare gli strati superficiali di perlagione.
Essenza d’Oriente Sostanza artificiale iridescente utilizzata nella produzione di perle d’imitazione. È costituita da una sospensione di guanina (cristalli iridescenti prelevati dalle squame di pesce) in un liquido organico, solitamente nitrato di cellulosa.
F
Fiji (perle) Vedi Vasca (perle di).
Freshwater (perle) Perle coltivate d’acqua dolce senza nucleo, prodotte prevalentemente in Cina. La grande varietà di colori fantasiosi, forme irregolari e dimensioni contenute, hanno reso queste perle ideali per i gioielli creativi.
Francesi (perle) Vedi Parigi (perle di).
G
Gamanose Nome generico attribuito ai molluschi della famiglia Unionidae che vivono nel fiume Yangtse in Cina. La madreperla della conchiglia era utilizzata per produrre i nuclei rigidi delle perle di coltura giapponesi.
Gasteropode Molluschi univalvi il cui nome deriva da gaster=stomaco e podòs=piedi, ossia molluschi il cui stomaco funge da piede. Possiedono una sola conchiglia, avvolta attorno ad un asse più o meno allungato. I Gasteropodi perliferi vivono in acqua salata (Haliotidae, Strombidae, Turbinidae e Volitidae).
Geminato Caso speciale in cui avviene un’associazione tra più individui della stessa specie minerale secondo la legge di geminazione. Vengono messi in comune due elementi cristallografici delle specie interessate. Nelle perle i cristalli di aragonite sono sempre trigeminati, ovvero sono composti da tre individui cristallini uniti a formare prismi pseudoesagonali manifestando un’apparente simmetria superiore.
Giapponesi (perle) Termine utilizzato per indicare le perle Akoya, perle di coltura prodotte quasi completamente in Giappone.
Ghiacciamento Perdita graduale dello splendore di una perla.
Girocollo Collana di perle uniformi con lunghezza dai 35,5 ai 40,5 cm e composta da un solo filo.
Gold (perle) Perle coltivate d’acqua di mare dalle colorazioni dorate. Le perle Gold appartengono alla varietà South Sea, sono gemme molto prestigiose e ricercate, dal valore decisamente elevato.
Grande Conch Vedi Strombus Gigas
Grano Unità di misura della massa utilizzata per le perle naturali: 1 grano = 0,05 grammi
Guanina Piccolissimi cristalli luminosi presenti nella membrana di rivestimento delle squame di pesce. Fin dall’antichità vengono utilizzati per comporre l’essenza d’Oriente.
Guscio Vedi conchiglia.
H
Haliotidae Famiglia di molluschi perliferi della classe dei Gasteropodi, alla quale appartiene il genere Haliotis.
Haliotis (perle) Perle naturali o perle coltivate prodotte dal mollusco perlifero Haliotis Ggantea.
Haliotis Gigantea Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Haliotidae, detta anche Abalone, Awabi e Orecchio di mare. Vive nei mari tropicali e può raggiungere dimensioni di 25 cm di diametro. Possiede una meravigliosa conchiglia iridescente (con infinite sfumature verdi, grigie, blu e porpora) caratterizzata da una serie di fori allineati lungo la carena dell’ultimo giro. Produce occasionalmente perle naturali, aventi le stesse sfumature della conchiglia, dette perle Abalone o perle Haliotis.
Haliotis Rufescens Mollusco perlifero della famiglia Haliotidae. Produce occasionalmente perle di colore rossastro.
Hama-age (perle) Perle coltivate Akoya di qualità superiore. Le perle veramente eccezionali sono chiamate hana-dama, mentre le perle di qualità inferiore sono chiamate do-dama e kuzu.
Hyriopsis Cumingii Mollusco perlifero d’acqua dolce, della famiglia Unionidae. Vive nelle acque della Cina ed è conosciuta anche come “ostrica triangolo” per la conchiglia dalla forma ovale a tre punte e in lingua cinese è denominata “san jiao bang”. E’ stata di recente utilizzata nelle coltivazioni cinesi di perle Freshwater per ottenere perle di coltura senza nucleo di qualità migliore (sferiche e liscie) e di dimesioni maggiori (anche 12 mm di diametro) di quelle ottenute dalla Cristaria Plicata.
Hyriopsis Schlegeli Mollusco perlifero d’acqua dolce, della famiglia Unionidae, detta anche Ike-Cho-Gai e utilizzata in Giappone ed in Cina per la produzione di perle coltivate Freshwater. La conchiglia ovale è molto resistente e può raggiungere 20-30 cm di lunghezza e 15-25 cm di larghezza. Nel 1924 è stata utilizzata da Kokichi Mikimoto, nel lago Biwa e nel lago Kasumigaura, per produrre le prime perle di coltura senza nucleo, in quanto nella sua contorta massa viscerale risultava impossibile impiantare un nucleo rigido di madreperla.
Hyriopsis Schlegeli Cumingii Mollusco perlifero ibrido (Hyriopsis Schlegeli e l’Hyriopsis Cumingii) molto resistente e produttivo. È il mollusco in assoluto più utilizzato nelle coltivazioni di perle di coltura Freshwater in Cina e Giappone.
I
Ibrido Incrocio fra due specie diverse dello stesso genere.
Ike-Cho-Gai Vedi Hyriopsis Schlegeli.
Imitazione Vedi perle d’imitazione.
Impregnazione Trattamento di ricoloritura artificiale eseguito sulle perle, successivamente al trattamento di decolorazione.
Impregnazione con olio Trattamento di ricoloritura artificiale eseguito sulle perle,. Consiste nell’impregnare la parte superficiale della perla con olio vegetale, per conferire maggiore lucentezza. L’effetto è di breve durata.
Inclusione Cristallo o materiale solido, liquido, gassoso o multifase inglobato in una gemma o in un minerale.
Infiltrazione Trattamento eseguito sulle perle di coltura anucleate per incollare la perlagione staccatasi dal nucleo in madreperla.
Infrarosso Campo di radiazioni con estensione dal limite superiore del visibile (780 nm nel vuoto, costituito dal ross), fino alla regione delle microonde (1 mm) nello spettro elettromagnetico. Tali radiazioni comprendono un intervallo di lunghezze d’onda tra alcuni millesimi di millimetro e il millimetro.
Innesto Introduzione di un nucleo nel mantello del mollusco perlifero per stimolare la formazione di una perla. Per ottenere delle perle di coltura con nucleo (da molluschi perliferi d’acqua salata), si innesta un nucleo rigido in madreperla e un piccolo pezzo di membrana epiteliale, detto parenchima, in grado trasformarsi in sacca perlifera. Per ottenere delle perle di coltura senza nucleo (da molluschi perliferi d’acqua dolce), si innesta un nucleo organico costituito da minute sezioni (da 20 a 60) di un frammento del mantello di un altra mollusco.
Interferenza Effetto ottico provocato dall’influenza e dalla sovrapposizione di due onde luminose omogenee, aventi stessa frequenza e, approssimativamente, stessa direzione.
Iridescenza Effetto ottico costituito da infiniti riflessi multicolore visibile sulla superficie delle perle in seguito a un’interferenza della luce negli strati più esterni della perlagione.
Irradiazione Trattamento eseguito sulle perle di coltura per modificarne il colore tramite radiazioni atomiche o subatomiche.
J
Jomon Perla Akoya giapponese di 5.500 anni, è considerata la perla natuale più antica del mondo.
K
Kan Antica unità di misura giapponese utilizzata per la massa delle perle. Corrisponde a 1000 momme (= 3,75 kg).
Karasu Vedi Hyriopsis Schlegeli.
Kasumiga Perle coltivate d’acqua dolce, giapponesi. Sono sferiche e possiedono un nucleo rigido ricavato da perle Akoya di bassa qualità.
Kasumigaura Vedi Hyriopsis Schlegeli.
Keshi (perle) Perle anucleate d’acqua di mare o d’acqua dolce, generate da un incidente di coltivazione. Sono prive di nucleo, presentano forme irregolari e dimensioni minute.
Kobe (perle) Vedi Vasca (perle di).
L
Lamellibranchi Vedi Bivalve.
Lauegramma Figura impressa su apposite lastre tramite la diffrazione dei raggi X attraverso i cristalli di aragonite che compongono le perle. I lauegrammi delle perle naturali sono sempre senari, quelli delle perle di coltura sono senari e binari.
Linné Carl von Linné è un naturalista svedese che 1761 ottenne per la prima volta delle perle di coltura da ostriche d’acqua dolce. Il metodo utilizzato non venne mai diffuso ma si ipotizza che lo studioso abbia introdotto sostanze estranee nel mollusco tramite un foro sulla conchiglia.
Lucentezza (delle perle) Effetto ottico causato dall’insieme dei riflessi vellutati prodotti dalla diffrazione della luce sugli strati di perlagione. Nell’ambito professionale viene spesso indicata con il termine oriente.
Lustro (delle perle) Vedi Lucentezza.
M
Mabe (perle) Mezze perle dalla forma semisferica, coltivate contro la parete della conchiglia e riempite con materiali artificiali. Sono dette anche “perle composite“, “mezze-perle“.
Madreperla Materiale gemmologico di origine organica o biologica utilizzato per ornamentazione ed adorno personale. Ricopre il lato più interno (endostraco) delle valve dei molluschi Bivalvi, e della valva dei molluschi Gasteropodi e Cefalopodi. E’ costituita da infinite lamine di aragonite (con struttura “a mattone”) legate tra loro dalla conchiolina; è caratterizzata da un’aspetto iridescente. La madreperla è del tutto simile, in struttura e composizione, alla perlagione delle perle.
Majorca (perle di) Perle d’imitazione, sferette di vetro opalescente rivestite di essenza d’Oriente e immerse a bagni di acetato limpido di cellulosa e nitrato di cellulosa. Sono perle d’imitazione vellutate e iridescenti, note anche come perle Orquidea.
Majorica (perle di) Vedi Majorca (perle di).
Mallorca (perle di) Vedi Majorca (perle di).
Manjari Termine sanscrito che significa ‘bocciolo’.
Mari del Sud (perle) Termine utilizzato in Italia per indicare le perle South Sea.
Mantello Parte del mollusco situata tra conchiglia e tessuti molli, con la funzione di intercettare e bloccare i corpi estranei penetrati nel guscio tramite la fessura tra le valve. È rivestita da un tessuto chiamato “epitelio“.
Margaritarii Mercanti di perle (dette Margaritas) nell’antica Roma, riuniti in una corporazione.
Manjari Termine sanscrito che significa ‘bocciolo’.
Margaritarii Mercanti di perle (dette Margaritas) nell’antica Roma, riuniti in una corporazione.
Matinee Collana di perle uniformi con lunghezza dai 50,8 ai 61 cm. È una collana di lunghezza intermedia, un po’ più lunga del girocollo e un po’ più corta dell’opera.
Melo Melo Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Volitidae. Vive nei mari a sud-est della Cina e produce occasionalmente perle naturali dette perle Melo Melo.
Melo Melo (perle) Perle naturali prodotte occasionalmente dalla chiocciola d’acqua di mare Melo Melo. Sono perle molto preziose, di color arancio-giallo e di dimensioni eccezionali (oltre i 3 cm).
Mezze perle Perle incomplete, cresciute contro la conchiglia. Non possiedono una continuità di strati perlacei nella parte piana basale.
Mikimoto Kichimatsu Mikimoto, detto Kokichi Mikimoto, nato in Giappone il 25 gennaio 1858. Nel 1913 ottenne le prime perle coltivate Akoya con forma sferica. A partire dal 1920 le sue perle di coltura furono commercializzate in Europa e negli Stati Uniti.
Mollusco Animale invertebrato costituito prevalentemente da un capo e da un tronco, completamente rivestito da una duplicatura cutanea (mantello)abilitato alla secrezione di una conchiglia, che può essere univalve o bivalve.
Mollusco perlifero Mollusco che può produrre perle. I Molluschi comprendono 7 classi, solo tre delle quali includono specie perlifere: Bivalvi, Gasteropodi, Cefalopodi.
Mollusco triangolo Vedi Hyriopsis Cumingii.
Momme Antica unità di misura giapponese utilizzata tutt’ora per misurare la massa delle perle di coltura di esportazione. 1 momme = 3,75 grammi = 18,75 carati.
N
Nacre Sinonimo di madreperla.
Nautilidae Famiglia dei Cefalopodi alla quale appartiene il mollusco perlifero Nautilus.
Nautilus Unico Cefalopode tetrabranchiato vivente, considerato un “fossile vivente”. Vive solamente nell’area del Pacifico sud-occidentale e produce occasionalmente perle naturali. E’ rappresentato da tre specie: Nautilus pompilius, Nautilus macrophalus e Nautilus scrobiculatus.
Nere-perle Perle di varietà Tahiti avente tinta nera o molto scura e un forte grado di iridescenza. Le perle naturali nere sono rarissime.
Nikko (perle) Vedi Vasca (perle di).
Nishikawa Tokichi Nishikawa, ufficiale della pesca giapponese, ottenne alcune perle di coltura sferiche nel 1907. Inoltrò la richiesta del brevetto nello stesso anno, ma lo ottenne solo nel 1916, dopo la sua morte, e 50 giorni dopo quello di Mikimoto, che ne aveva fatto richiesta nel 1914.
Nodipecten Subnodosus Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Pectinidae, detto anche “Zampa di Leone”. Vive nelle coste dell’America centro-settentrionale e produce occasionalmente perle naturali dette perle Scallop.
Norme UNI Regole scritte pubblicate dall’UNI che in Italia disciplinano diversi settori merceologici. In campo gemmologico esistono la Norma 9758 (Diamante), 10173 (Classificazione del taglio), 10245 (Materiali gemmologici), 9810 (Denominazione dei colori). Le perle sono trattate nella norma 10245.
Nucleo organico Frammento di epitelio, detto anche “greffon”, introdotto nelle molluschi perliferi mediante l’operazione di innesto per stimolare la formazione della perle coltivate d’acqua dolce senza nucleo, le Freshwater.
Nucleo rigido Sferetta in madreperla ricavata dalla conchiglia di un mollusco donatore, introdotta nei molluschi perliferi mediante l’operazione di innesto per stimolare artificialmente la formazione delle perle di coltura d’acqua di mare (Akoya, South Sea e Tahiti). Raramente al posto della madreperla, viene utilizzata una piccola perla naturale, oppure una sferetta di polvere di conchiglia e calcite.
O
Opera Collana di perle uniformi lunga dai 71 agli 86 cm. Può essere indossata ad un solo filo oppure a più fili.
Oriente Effetto ottico che rende la superficie delle perle traslucida, ricca di riflessi multicolore e caratterizzata da un punto di luce ben definito, detto “splendente” o “splendore”, osservabile quando la perla è posta in ombra. Viene prodotto dall’insieme degli effetti ottici interferenza e diffrazione.
Orecchio di mare Vedi Haliotis Gigantea.
Organico Elemento con origine organica, ovvero derivante da organismi viventi (sia animali sia vegetali) oppure relativo alla chimica organica (costituito da carbonio, ossigeno e idrogeno). Esempi di elementi organici sono: l’avorio, il corallo, le perle. “Biologico” è un Vedi “organico”.
Orquidea (perle) Vedi Majorca (perle).
Ostrica Mollusco bivalve dalla conchiglia tondeggiante ricoperta di lamelle squamose ondulate. Vive in moltissimi mari del mondo a piccola profondità, abbarbicata alle rocce o ad altri corpi solidi. Alcune ostriche, principalmente quelle dei mari orientali, sono perlifere, ovvero producono le perle.
Ostrica a labbra d’argento Vedi Pinctada Maxima.
Ostrica a labbra dorate Vedi Pinctada Maxima.
Ostrica a labbra nere Vedi Pinctada Margaritifera.
P
Palleale Del mantello (dal latino pallium = mantello). Si dice della cavità del corpo dei molluschi in cui sono situate le branchie.
Parigi (perle di) Appena dopo il 1610 si riuscì a reperire prodotti artificiali di buona qualità, validi anche dal punto di vista estetico. É infatti in quel periodo che il francese Jacquin, coronaio di Passy, si accorse che l’acqua nella quale aveva squamato alcune alborelle (Alburnus lucidus) avessero un gradevole aspetto iridescente. Questa sorprendente scoperta alimentò la fantasia di Jaquin che ebbe l’intuizione di produrre quella sostanza che diventerà universalmente nota come essenza d’Oriente.

Si tratta infatti di guanina in sospensione (minuscoli cristalli luminosi rimossi dalla membrana di rivestimento delle squame di pesce con un detergente acquoso) in un liquido organico, generalmente nitrato di cellulosa, ma possono essere utilizzate anche sostanze diverse. Jacquin la utilizza per rivestire internamente sfere di vetro soffiato, che riempiva successivamente con cera. Fu un risultato di sicuro effetto per quei tempi, e le sferette vennero commercializzate con il nome di “perle di Parigi o perle francesi”, trovando ampio consenso di mercato e notevole diffusione fino al XX secolo. Tuttavia, poiché l’essenza d’Oriente era molto costosa, trovarono ampia diffusione anche le perle con finitura metallica o “perle metalliche”.

Perlagione Materiale organico composto da aragonite e conchiolina, che costituisce gli strati delle perle naturali e delle perle di coltura. Possiede una composizione e una struttura molto simili a quelle della madreperla.
Pelecipode Vedi Bivalve.
Perle australiane Termine utilizzato per indicare le perle South Sea, perle di coltura principalmente in Australia.
Perle coltivate Perle nate in seguito all’innesto di un nucleo (“rigido” nelle perle coltivate d’acqua di mare, “organico” nelle perle coltivate d’acqua dolce) nei tessuti molli di un mollusco perlifero.
Perle coltivate con nucleo Perle di coltura prodotte da molluschi perliferi in seguito all’innesto di un nucleo rigido (in madreperla) da parte di un tecnico della coltivazione.
Perle coltivate senza nucleo Perle di coltura prodotte da molluschi perliferi (quasi esclusivamente d’acqua dolce) in seguito all’innesto di un nucleo organico (un frammento di epitelio di un altro mollusco). Sono spesso definite con il termine “anucleate”. Le maggiori coltivazioni sono in Cina (con le ostriche perlifere Hyriopsis Cumingii e Cristaria Plicata) e in Giappone (inizialmente solo con i molluschi perliferi Hyriopsis Schlegeli ma ora ache con un ibrido fra l’Hyriopsis schlegeli e l’Hyriopsis Cumingii).
Perle coltivate d’acqua dolce Perle coltivate in ostriche o altri molluschi d’acqua dolce. Le maggiori coltivazioni di perle d’acqua dolce si trovano in Cina e producono perle Freshwater.
Perle coltivate d’acqua di mare Perle coltivate in ostriche o altri molluschi d’acqua di mare. Le varietà principali sono le perle Akoya giapponesi, le perle South Sea australiane e le perle Tahiti polinesiane.
Perle di coltura Vedi Perle coltivate.
Perle di coltura migliorate Vedi Vasca (perle di).
Perle d’imitazione Sferette costituite da materiali di qualsiasi composizione, fabbricate artificialmente dall’uomo senza l’impiego di ostriche e commercializzate come perle autentiche.
Perle naturali Concrezioni prevalentemente carbonatiche prodotte da molluschi d’acqua salata o dolce, con le stesse sostanze che costituiscono la loro conchiglia. E’ un prodotto biologico (o organico) generato come difesa in seguito alla penetrazione accidentale di un agente irritante (parassiti, larve, frammenti di guscio, cellule morte di tessuto connettivo) nei tessuti del mollusco attraverso la conchiglia.
Perle naturali d’acqua dolce Perle prodotte spontaneamente da molluschi di acqua dolce. Le più apprezzate sono prodotte dal genere Unionidae, nei fiumi dell’Europa, dell’Asia e dell’America. Particolarmente rinomate sono le perle del fiume Mississippi.
Perle naturali d’acqua dolce Perle prodotte spontaneamente da molluschi di acqua salata. I generi più importanti fanno parte delle famiglie Pteridae, Pinnidae, Tridacnidae, Placunidae, Strombidae, Haliotidae, Volitidae, Nautilidae.
Perna Termine latino che letteralmente significa “coscia di maiale”. Gli antichi romani lo utilizzavano per indicare la conchiglia del mollusco Pinna Nobilis.
Perula Termine latino utilizzato dagli antichi romani per indicare la perla, probabilmente per la forma sferica (sphaerula, pronunciata ‘sperula’).
Pietra di Pinna Vedi Dar.
Pig-Toe Vedi Pleurobema Cordatum.
Pinna (perle) Vedi Pleurobema Cordatum.
Pinna Nobilis Perle naturali prodotte occasionalmente dall’ostrica d’acqua salata Pinna Nobilis. Presentano colorazioni rossastre, arancio-giallognole, brune e nere (negli esemplari delle isole Pines e della Nuova Caledonia). Le forme più diffuse sono rotondeggiante, allungata, a goccia, a pera. Vanta una particolarissima struttura alveolare (composta da microscopici poligoni, che costituiscono le basi di sottili piramidi con base nel centro della perla). L’iridescenza e l’oriente sono scarsi.
Pinctada Margaritifera Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae. Si diversifica in varie sottospecie: Pinctada margaritifera cumingi (ostrica della Polinesia, con diametro di 26 cm, conosciuta anche come conchiglia a labbra nere e utilizzata per la coltivazione delle perle Tahiti) Pinctada margaritifera erythrensis (ostrica del mar Rosso, Madagascar, Tanzania, Seychelles, Australia del Nord, isole Ryu-Kyu, America) e Pinctada margaritifera persica (ostrica del Golfo persico delle coste indiane)
Pinctada Martensii Fucata Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae, detta anche Akoya-Gai. Vive nei mari del Giappone dove è utilizzata per la coltivazione delle perle giapponesi Akoya. Raggiunge al massimo i 10 cm di diametro e possiede una delicata madreperla bianca con sfumature rosate.
Pinctada Mazatlanica Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae. Vive lungo le coste del Messico (Baja California) e di Panama ed è conosciuta anche come “Ostrica di Panama dalle labbra nere”. La conchiglia, larga anche 20 cm, ha il bordo interno verde e il colore esterno è giallo-bruno. Produce occasionalmente perle naturali dette perle Cortez.
Pinctada Maxima Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae, detta anche conchiglia dalle labbra d’argento o conchiglia dalle labbra d’oro per la colorazione argentata oppure dorata delle valve. Vive nei mari dell’ Australia, dell’Indonesia, delle Filippine e della Polinesia e possiede una conchiglia enorme (fino a 30 cm di diametro e 5 chili di massa). Viene utilizzata nel sud-est asiatico per produrre le perle South Sea.
Pinctada Penguin Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae, detta anche Ali di Pinguino. Possiede una conchiglia multicolore (sfumature dal rosa al rosso) e iridescente (lucentezza bluastra). E’ utilizzata per la produzione di perle Mabe ad Amamioshima, presso Okinawa, in Giappone.
Pinctada Radiata Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae. Vive nel Golfo Persico, lungo le coste indiane e del Venezuela.
Pinctada vulgaris Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Pteridae. Vive nell’Oceano Indiano, Mar Rosso, Golfo Persico e la sua conchiglia raggiunge i 10-12 cm di diametro.
Pinna Nobilis Mollusco perlifero marino bivalve del Mar Mediterraneo. La sua conchiglia, cornea e fragile, si apre a ventaglio e può raggiungere i 90 cm. E’ nota anche come “conchiglia-ala”, “sea-wing”, “wing-shell” per la capacità della su. Produce occasionalmente perle naturali, dette perle di Pinna.
Pinnidae Famiglia di molluschi perliferi marini bivalvi, alla quale appartiene l’ostrica Pinna Nobilis.
Placuna Placenta Mollusco perlifero marino bivalve. Possiede una conchiglia con diametro di 15 cm circa, con valva destra piatta e valva sinistra convessa. Si distingue per la eccezionale trasparenza della sua conchiglia (soprattutto nei primi anni di vita) tanto da essere denominata “conchiglia-finestra” e “vetro cinese”. Produce occasionalmente perle naturali piccole e irregolari, di colore scuro e opaco, simile al opache, color del piombo.
Placunidae Famiglia di molluschi perliferi marini bivalvi, alla quale appartiene l’ostrica Placuna Placenta.
Pleurobema cordatum Mollusco d’acqua dolce presente nel fiume Mississippi e nei suoi affluenti, conosciuto anche come Pig-toe. La sua madreperla bianco-rosata è utilizzata per ricavare i nuclei rigidi delle perle di coltura di acqua salata.
Politura Grado di levigatezza della superficie della perla. La presenza di imperfezioni varie (cavità, gibbosità, solchi, graffi, fratture) abbassa gradualmente il valore commerciale del prodotto.
Prodotto biologico Materiale di composizione inorganica, organica oppure mista (inorganica e organica) formato da organismi viventi. Le perle sono dei prodotti biologici.
Pteria Penguin Vedi Pinctada Penguin.
Pteridae Famiglia di molluschi perliferi marini bivalvi, alla quale appartiene il genere Pinctada.
Pteria Sterna Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Pteridae, detta anche “Ostrica dalle labbra arcobaleno”. Vive nel Golfo di California e produce occasionalmente perle naturali dette perle Cortez.
Pulizia Operazione di cura da effettuare regolarmente sulle perle per mantenere inalterata la loro bellezza. Si consiglia di procedere alla pulizia delle perle dopo ogni utilizzo, appena prima di riporle, utilizzando un panno morbido. Inoltre a periodi regolari, si consiglia di approfondire la pulizia delle gemme strofinandole con un panno imbevuto di olio di legno di sandalo.
Q
Quadrula Mollusco perlifero d’acqua dolce bivalve.
Queen Conch Vedi Strombus gigas.
R
Ricopertura Trattamento di copertura delle perle con un sottilissimo strato di silicone, finalizzato a rendere liscia la superficie naturalmente ruvida delle perle.
Roma (perle di) Perle d’imitazione, sferette di alabastro sottoposte a bagni in sostanze iridescenti.
Rosa (perle) Concrezioni calcaree prodotte occasionalmente dal mollusco Strombus Gigas in reazione alla penetrazione accidentale di un corpo estraneo attraverso la conchiglia. Alcuni studiosi sostengono che si tratti invece di calcoli renali. Le perle rosa sono piccole (2-3 mm di diametro), con massa ridotta (0,8-1,2 grani = 0,2-0,3 carati) e forme irregolari (barocche arrotondate). Il colore presenta le più svariate tonalità del rosa (porpora, salmone, giallognolo, bruno, biancastro) ed è provocato dalla presenza di pigmenti organici detti carotenoidi. La superficie delle perle rosa è arricchita da un pattern di minuscole fiamme iridescenti con colorazioni tono su tono.
Rosse (perle) Perle d’imitazione, sferette di alabastro sottoposte a bagni in sostanze iridescenti.
Rose di Turchia (perle di) Perle naturali di tinta rosso-porpora, iridescente, prodotta dall’ostrica Haliotis Rufescens.
S
Sacca perlifera Tasca che si forma autonomamente in seguito alla penetrazione (innesto) di un frammento di epitelio in profondità nel mantello. Se l’epitelio sopravviverà, darà inizio alla formazione della sacca perlifera e della perla di coltura.
Sankakuho Vedi Hyriopsis Schlegeli.
San Jiao Bang Vedi Hyriopsis Cumingii.
Sautoir Filo di perle definitivo, con fermaglio e nodi tra le perle.
Scallop (perle) Perle naturali prodotte occasionalmente dal mollusco d’acqua di mare Nodipecten Subnodosus. Sono perle simmetriche dalle colorazioni cupe e profonde (bordeaux, prugna, viola…).
Scaramazze (perle) Perle con superficie irregolare, indefinita. Il termine è un sinonimo di perle barocche.
Sea-Wing Vedi Pinna Nobilis.
Senario Diagramma di diffrazione o diffrattogramma o lauegramma, nel quale compaiono sei macchie scure centrali, disposte ad esagono. Si ottiene esponendo all’azione dei raggi X un geminato di aragonite perpendicolarmente alla base pseudoesagonale. Due diagrammi senari di una perla, ottenuti in direzioni perpendicolari, indicano che si tratta di perla naturale.
Seta marina Vedi Bisso.
Sheba (perle) Vedi Vasca (perle di).
Shiwa-Gai Vedi Hyriopsis Schlegeli.
Soufflure Cavità in una perla barocca. Si forma quando del materiale organico inizia a decomporsi prima dell’indurimento finale della madreperla.
South Sea (perle) Perle coltivate d’acqua di mare, con nucleo rigido, in grado di raggiungere dimensioni notevoli (diametri da 9 a 17 mm). Si dividono in due grandi gruppi: perle bianche e perle nere. Le perle bianche sono coltivate nell’ostrica Pinctada Maxima, in Australia e marginalmente anche in Indonesia, Filippine, Thailandia, Myanmar, Okinawa. Le perle nere (delle quali fanno parte le leggendarie perle nere di Tahiti), sono coltivate nell’ostrica Pinctada Margaritifera in un’ampia fascia del Pacifico meridionale. Le perle South Sea sono le più ricercate e costose del mercato a causa della scarsa disponibilità.
Splendore Punto di massima luminosità della perla, osservabile in un’area circoscritta e ben definita della perla.
Strombidae Famiglia di molluschi perliferi della classe dei gasteropodi, alla quale appartiene il mollusco Strombus Gigas.
Strombus Gigas Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Strombidae, detto anche Queen conch. Vive nei mari Caraibici e produce occasionalmente perle naturali dette perle Conch.
Stuttura (delle perle) Le perle sono composte da migliaia di sottilissimi strati di perlagione, invisibili anche se sottoposti ad un elevato ingrandimento al microscopio. Nella formazione di una perla, si crea dapprima una specie di membrana sottile simile a una rete, detta conchiolina, nella quale si depositano successivamente migliaia di piccolissimi cristalli di aragonite.
Sumo (perle) Vedi Vasca (perle di).
T
Tahiti (perle) Perle di coltura d’acqua di mare prodotte in Polinesia, dette anche perle nere. Le colorazioni profonde, la ricchezza di riflessi e il lustro eccezionale hanno reso le perle Tahiti le perle coltivate più affascinanti ed esclusive del mercato.
Takara Vedi Vasca (perle di).
Tessitura (delle perle) Vedi Vasca (perle di).
Tessuto connettivo Vedi Connettivo.
Trattamento Modificazione artificiale delle proprietà chimiche e/o fisiche di un materiale gemmologico atta a migliorarne l’aspetto. Nelle perle i trattamenti più diffusi sono: colorazione per impregnazione, decolorazione, esfoliazione, impregnazione con olio, infiltrazione, irraggiamento, ricopertura, tintura.
Tridacna Gigas Mollusco perlifero d’acqua di mare, della famiglia Tridacnidae, dalle dimensioni eccezionali (oltre il metro e mezzo di lunghezza). Produce occasionalmente perle biancastre e lattiginose, dalla forma irregolare.
Treccia Con il termine tessitura si vogliono indicare i bordi degli strati di perlagione che intersecando la superficie in infinite linee, ricordano un’impronta digitale.
Tre quarti (di perla) Perla incompleta, cresciuta contro la conchiglia. Vedi anche mezza perla.
Tintura Trattamento finalizzato a modificare artificialmente il colore delle perle tramite l’uso di agenti coloranti chimici.
Tridacna Gigas Mollusco perlifero marino bivalve, della famiglia Tridacnidae, dalle dimensioni eccezionali (oltre il metro e mezzo di lunghezza e 200 kg di peso). Nell’antichietà la sua valva era utilizzata come acquasantiera nelle chiese. Produce occasionalmente perle biancastre e lattiginose, non iridescenti, dalla forma irregolare, denominate perle Conch.
Tridacnidae Famiglia di molluschi perliferi marini bivalvi, alla quale appartiene il mollusco Tridacna Gigas.
Trigeminato Geminato costituito da tre cristalli.
Tritigonia Mollusco perlifero d’acqua dolce bivalve.
Turbinidae Famiglia di molluschi perliferi della classe dei gasteropodi, alla quale appartiene il mollusco Turbo Petolatus.
Turbo Petolatus Mollusco perlifero marino univalve, della famiglia Turbinidae. Vive nelle acque della Polinesia e produce occasionalmente perle gialle verdastre.
U
Umbone Zona centrale in rilievo dalla quale hanno inizio gli anelli concentrici che ornano le valve dei bivalvi, detto anche apice.
Unio margaritifera Mollusco perlifero d’acqua dolce bivalve. Possiede una conchiglia solida (ovale e allungata) e vive in Nord America ed Europa. Produce occasionalmente perle piccole, con una gran varietà di colori diversi (bianche, rosate, grigie, brune, nere e miste). Dalla fine degli anni ’80 negli Stati Uniti i molluschi del genere Unio sono utilizzati anche per coltivazioni.
Unionidae Famiglia di molluschi perliferi d’acqua dolce bivalvi, alla quale appartiene il mollusco Unio Margaritifera.
Univalve Mollusco con conchiglia costituita da una sola valva (della famiglia dei Gasteropodi e dei Cefalopodi).
V
Valve I due componenti della conchiglia dei molluschi bivalvi.
Vasca (perle di) Perle d’imitazione, sferette di madreperla ricoperte da pellicole iridescenti di nylon e immerse in vernici a base di sostanze plastiche, miscelate a carbonato di piombo, mica, ossido di titanio. Sono perle d’imitazione economiche e molto diffuse, note anche come nomi di fantasia (Angelo, Sheba, Mikomo, Takara, Kobe, Nikko, Sumo, Fiji, Aloha) o, peggio, perle di coltura migliorate.
Venezia (perle di) Perle d’imitazione, sferette di vetro, alla quale vengono aggiunte sostanze madreperlacee durante la fusione.
Vetro cinese Vedi Placuna Placenta.
Volitidae Famiglia di molluschi perliferi della classe dei gasteropodi, alla quale appartiene il mollusco Melo Melo.
W
Wing-Shell Vedi Pinna Nobilis.
X
Xeroradiografia Metodo di analisi basato sull’utilizzo delle normali apparecchiature di raggi X per radiografie. Componente essenziale del processo è la lastra xeroradiografica, costituita da una base di alluminio sulla quale viene depositato un sottile strato di selenio. Dopo l’esposizione alle radiazioni di un oggetto, si forma un’immagine elettrostatica latente, che viene evidenziata con un idoneo sviluppo a secco.
Y
Ye-Jing-Yang Personaggio cinese che nel XII secolo tentò la coltivazione delle perle inserendo delle piccole statuette di Budda tra il mantello e la superficie interna delle conchiglie dei molluschi, ottenendole ricoperte di madreperla dopo qualche anno.
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